Scrivere favole per bambini è stata un’esperienza veramente entusiasmante. Una delle collaborazioni più inusuali della mia carriera, l’ho avuta con l’ ASD BrainEat che, al suo interno, aveva realizzato una bellissima iniziativa che aveva denominato Verduropolis.
L’idea era semplice: antropomorfizzare le verdure rendendole personaggi e, andando nelle scuole elementari, farle conoscere meglio ai bambini inducendoli a mangiarle.
Avevo il compito di promuovere comunicazione, sito e social dell’associazione gestendo un gruppo di lavoro composto da copywriter, grafico, ideatore e promotori del progetto.
Come spesso accade, però, mi sono ritrovata a dover fare molto in prima persona e, siccome sono sempre assolutamente determinata a portare in porto i progetti di cui assumo la responsabilità, ho fatto ciò che doveva esser fatto.
L’idea che mi era venuta consisteva nello scrivere la storia di ogni personaggio sotto forma di fiaba da poter raccontare ai bambini così nella mia attività di Copywriter ho scritto le fiabe con la collaborazione di Leandro Gago.
Poi, memore del fatto che agli scritti vanno associati immagini e video, pur non essendo né un grafico, né un fotografo, ho cercato di riunire i personaggi che già erano stati disegnati, rendendo anche in immagini il variopinto mondo di Verduropolis come quella che ho condiviso in cima a questo articolo.
Purtroppo, in questo momento, il sito dell’associazione non è raggiungibile ma posso raccontarvi la prima scritta in assoluto:
Re Mais a Verduropolis
C’era una volta, nel magico mondo di Verduropolis un piccolo chicco di mais e, guardandolo, nessuno avrebbe potuto credere che proprio quel minuscolo esserino, un giorno, sarebbe diventato un grande e saggio Re.
Tutto iniziò un primo novembre ormai lontano quando venne raccolto da due piccoli fratellini, Paolo e Giovanni, che si intenerirono nel vederlo tutto bagnato ed infreddolito durante un terribile temporale che con furiose raffiche di vento aveva piegato le piante di mais del campo.
Lo portarono a casa ed lo asciugarono, quindi gli chiesero di giocare con loro ma il piccolo Re Mais non conosceva nessun gioco così Paolo e Giovanni pensarono di tirare fuori la tombola e prepararono diligentemente il cartellone, il sacchetto con i numeri e le tante cartelle con cui poter giocare.
Dopo aver spiegato al piccolo Re Mais il funzionamento del gioco, Paolo prese il sacchetto dei numeri da estrarre mentre Giovanni prese a caso dal mucchio due cartelle, una per sé ed una per il loro nuovo amico.
Paolo estrasse il primo numero e disse forte con tono solenne: “il primo numero è…89!” ed i giocatori guardarono subito le loro cartelle. Re Mais, scoprendo di avere sulla cartella il numero 89, iniziò a saltarci sopra con tanta gioia.
A nulla servirono le parole dei fratellini che cercarono di far comprende al loro nuovo amico che non doveva saltarci sopra ma che avrebbe dovuto coprire il numero con un piccolo pezzettino di cartone; Re Mais continuò per tutto il gioco a saltare sui numeri usciti presenti sulla sua cartella.
Divertiti, Paolo e Giovanni decisero che da allora il gioco si sarebbe chiamato Tombolmais che rimane a tutt’oggi il gioco preferito di Re Mais che ne ha fatto il gioco che anima tutte le feste di Verduropolis.
Ma il destino del piccolo chicco di mais raccolto sotto la pioggia era già scritto e, di avventura in avventura, il piccolo chicco diventò una grande e rigogliosa pianta di mais che crebbe anche in bontà e saggezza ed un giorno, finalmente, si realizzò il segno tanto atteso.
Il piccolo chicco, infatti, ormai adulto, recuperò la corona reale dal fondo del lago incantato, diventando Re Mais, un giusto e amato sovrano, e tutti i suoi sudditi sanno che lui sarà sempre pronto a far di tutto per aiutarli.
Gli abitanti del regno sanno anche che, vista l’indole giocherellona del loro sovrano, dopo il dovere, arriverà sempre un meritato piacere.
Così, i suoi chicchi, una volta chiamati, non vedono l’ora di lanciarsi sulla casella dei numeri estratti per far ripartire una nuova partita di Tombolmais, il grande divertimento del popolo del Regno di Verduropolis.
…scrivere favole per bambini e dopo? ecco il video!
Ma scrivere favole per bambini non basta occorre capire se quanto scritto piace realmente. Il progetto Verduropolis è stato portato anche all’interno dell’Estate Ragazzi del Seven Village di Settimo Torinese e non poteva esserci opportunità più ghiotta per documentare l’attività dal vivo!
Facendo molta attenzione a non riprendere i bambini, armata di telecamera, ho realizzato per tutti gli appuntamenti in programma, piccoli filmati dimostrativi ed ecco per Voi quello di Re Mais: