È difficile poter esternare la felicità che si raggiunge quando il lavoro di scrittura ed una delle proprie passioni si abbinano; amo il teatro, spettacolo ‘vivo’ che vivifica l’animo dello spettatore che, inconsapevolmente, diviene parte integrante della rappresentazione.
Assistere ad una rappresentazione teatrale equivale a vivere emozioni forti, ascoltare parole che compongono pensieri che possono dare nuove visioni, piangere immedesimandosi nei drammi o scoppiare in rumorose risate liberatorie… far parte, per un po’ di tempo e senza freni inibitori, di un mondo ‘altro’ che, così come lo stiamo vivendo, non tornerà più!
Eh già, quando si dice che il teatro non è spettacolo ‘dal vivo’ ma è spettacolo ‘vivo’ s’intende proprio questo: lo stesso spettacolo non lo vedrete mai più perché ogni rappresentazione, pur mettendo in scena la stessa opera, è comunque diversa dalle altre.
Adoro recensire spettacoli di artisti emergenti ed ho avuto la fortuna di incontrarne alcuni veramente bravi che sarebbero divenuti poi molto famosi; primo fra tutti amo ricordare l’incontro con Matthias Martelli.
Nel 2015, un giovane e promettente attor comico calcava i palcoscenici con il suo lavoro ‘Il mercante di monologhi’ e dopo aver assistito allo spettacolo ed averlo intervistato, ho scritto l’articolo che vi riporto integralmente:
TEATRO: ‘IL MERCANTE DI MONOLOGHI’ ALIAS MATTHIAS MARTELLI
Se siete tra quelli che pensano che andare a teatro sia equivalente a passare due ore monotone che fanno venire il mal di testa per poter comprendere i messaggi seri e pedanti dell’opera in scena siete assolutamente in errore!
Esiste il teatro della tragedia greca ma esiste anche il teatro che si impegna a dire cose serie con il sorriso ed è proprio questo il tipo di teatro adatto ai ‘nati per sorridere’.
Matthias Martelli è un giovane attore emergente che ha messo a frutto gli insegnamenti di grandi maestri per esprimere la sua Arte ma, bisogna pur riconoscerglielo, gli insegnamenti sarebbero vani se non fossero supportati da doti personal che l’attore ha coltivato e curato nel tempo.
Egli, infatti, possiede una bella voce profonda e calda che rende magnificamente ogni personaggio grazie ad una certa e lunga impostazione protratta nel tempo; il suo viso ha una duttile ed elastica mimica che permette cambi repentini di espressione; nonostante molti dei suoi personaggi vengano caratterizzati anche da cadenze dialettali, la sua buona dizione riprende il comando quando la scena cambia; ha la capacità non tanto comune di ‘tenere la scena’ insinuando nel pubblico la giusta tensione costante, senza sbalzi.
Forse chi non ha mai fatto teatro non riesce a comprendere quanto sia difficile portare a termine uno spettacolo che si regge su monologhi. Il monologo nasconde molte insidie che solo e unicamente la bravura dell’attore permette di superare con successo.
In questo spettacolo, ‘Il mercante di monologhi’, Matthias Martelli è coadiuvato da Matteo Castellan, ottimo musicista, che lo accompagna con pianoforte e fisarmonica ma che diventa anche ‘spalla’ importantissima e assolutamente indispensabile alla buona riuscita della scena. La regia è di Domenico Lannutti e l’Artist Coaching di Francesca Garrone.
‘Il mercante di monologhi’ è un’opera che, oltre ad aver vinto con due dei monologhi inseriti nello spettacolo (Il politico e Don Ifon) il Premio “Alberto Sordi 2014” e “Locomix 2015” ha anche vinto il premio ‘Uanmensciò’ dei Cantieri distrada 214 della Federazione Nazionale Artisti di Strada (FNAS) ed è uno spettacolo pirotecnico in cui c’è un ritmo che resta incalzante nonostante i vari cambi d’abito necessari a rendere i personaggi.
E’ uno spettacolo in cui anche il pubblico deve fare la sua parte e, grazie alla grande capacità di empatia dell’attore, gli spettatori collaborano volentieri divertendosi molto.
Fin qui abbiamo parlato di Matthias Martelli come attore ma occorre ricordare che ‘Il venditore di monologhi’ lo vede protagonista anche come autore.
Pur con il sorriso ed anche con sacrosante risate, lo spettacolo comunica argomenti seri ed importanti come ad esempio: il vivere il presente, possibilmente lentamente per godersi ogni momento nella sua pienezza; il non farsi robotizzare dall’uso sconsiderato di internet e della nuova tecnologia; il non lasciarsi abbindolare dal linguaggio pomposo ed incomprensibile di alcuni cattedratici e ricercatori che danno come vere realtà che forse non esistono e molto altro.
Ho potuto vedere ed apprezzare lo spettacolo al Caffè della Caduta di Via Bava a Torino, l’ingresso era gratuito e, alla fine della performance, si è proceduto con il vecchio ma pur sempre valido rito del pagamento ‘a cappello’ che gli artisti di strada conoscono bene!
E’ un rito antico che vede la sopravvivenza degli artisti dipendere dal gradimento che lo spettacolo ha avuto per il pubblico e, se posso dirlo, dal buon cuore degli spettatori che non sempre si rendono conto di quanto lavoro, quanta fatica e quanta passione stiano alla base di uno spettacolo.
Per rimanere aggiornati sui prossimi appuntamenti in cui potrete vedere e gustare gli spettacoli di Matthias Martelli potete accedere al suo sito
Sempre a proposito di teatro
Vorrei citare altri due spettacoli che mi sono piaciuti molto e per cui ho scritto la recensione e questi sono i link:
IL TRIO TRIOCHE IMPERDIBILE IN ‘TROPPE ARIE’
Link all’articolo sul Free Life Magazine
CONCERT JOUET: IL GARBO E L’IRONIA CHE STIMOLANO IL SORRISO
Link all’articolo sul Free Life Magazine